domenica 23 gennaio 2011

DOVERE


Il dovere è l’ unica verità dell’ umana esistenza, è l’ incarnazione in atti di ciò che la coscienza e la tradizione dell’ umanità tutta quanta insegnano, la sola cosa che possa togliere alla vita di apparire bestemmia o ironia.

domenica 16 gennaio 2011

PROGRESSO

Il segreto di ogni progresso è in questa proposizione di Emerson. “Trovare il modo di trasformare un’ epoca di scetticismo, la quale è sempre meschina, in un’ epoca di fede, la quale è sempre grande”. – Il progresso consiste nella eliminazione progressiva del male che è quel residuo, quella feccia che la società, a somiglianza della natura, si sforza continuamente di rigettare fuori di se come inutile e dannoso alla vita. – Ogni conquista induce qualche sconfitta. La società conquista nuove arti e perde vecchi istinti. – Civiltà che non insegna moderazione dei desideri è barbarie. – Il vero progresso non sta nelle macchine, ma nella crescente potenza del senso morale, del senso del giusto e del vero. – Il bisogno, il patimento, eccitando la nostra attività, sono una condizione del progresso comune.

martedì 4 gennaio 2011

SAGGEZZA

La saggezza è la ragione perfezionata dal sapere, come la prudenza è la retta ragione applicata al ben vivere. – Non è rinunziando a delle gioie che ci circondano che noi diverremo più saggi, è diventando saggi che noi rinunzieremo, senza saperlo, alle gioie che non si elevano più fino a noi. – Il saggio, dice il Talmud, passa avanti al re. – Durante gli anni di trasformazione i saggi devono riservarsi un rifugio nella morale tradizionale. Solo gl’ imprevidenti sgombrano senza essersi provveduti del nuovo alloggio. – Quando la salute morale sarà tornata, ti divertirai con poco e potrai conoscere la vera gaiezza. – La ricognizione di follia è principio di emenda, e chi studia follia impara saggezza. (Gioberti) – Il saggio che passa interrompe mille drammi. (Maeterlinck) – Il più sicuro segno per riconoscere la saggezza è una giocondità costante. (Montaigne) – E’ la correzione che ognuno fa quotidianamente di sé nel confronto fra la teoria e la pratica, fra l’ ideale e la realtà. – Ne quid nimis, cioè: nulla di troppo. (Oracolo di Delfo)