mercoledì 25 gennaio 2012

SOCIALISMO

Il difetto del capitalismo è nella ineguale distribuzione della ricchezza; il difetto del socialismo è nella eguale distribuzione della miseria.(W.Churchil)

sabato 14 gennaio 2012

POVERI


Il “Poverello” non istituì una legge universalmente rigorosa, né odiò di per se stessa la ricchezza che consente la beneficenza; l’ istituzione del “terzo ordine laico” significava appunto codesta tollerante larghezza nella valutazione della vita. – I poveri saranno sempre fra voi. (Vangelo) – Indisposto è parola signorile, canonicale, né sentirete mai dire di un poveruomo che è indisposto. I poveri si ammalano e guariscono, si ammalano e muoiono. L’ ospedale non è per le indisposizioni, e le indisposizioni rispettano l’ uomo che fatica il quale non ha tempo di meditarle nell’ ozio, di ruminarle con amore, di commentarle con l’ immaginazione; ed ecco come la povertà e la fatica risparmiano molti dolori e scemano il peso dei mali. (Tommaseo)

martedì 3 gennaio 2012

LA PAROLA


Quando Dio offrì all’ uomo e alla sua compagna il grande libro del mondo, disse, col suo linguaggio che tutti possono comprendere, queste semplici parole: Guardatelo e divertitevi. Essi guardarono e rimasero stupiti. Si erano svegliati allora da un bel sogno, ma parve loro di cominciarne a sognare un altro ancora più bello. Il libro non era come quelli che furono fatti tanto tempo dopo, aveva una forma tutta diversa ed era immensamente più grande, tanto che si poteva non solo guardarlo, ma camminarvi sopra. La prima pagina, diciamo così, dove essi si trovavano, era una vasta distesa coperta di erbe e di fiori variopinti dalla quale sorgevano qua e là piante più alte e più basse, e fra quelle si vedevano apparire e sparire vaghe forme moventi, mentre in alto, in una luce incantevole, volavano altre forme ancora più rapide. Essi, guardando, cominciarono ad agitarsi e a battere le mani, e impararono a ridere di gioia come fanno i bambini; e fu allora che l’ uomo si avvide che la donna ridendo così, era più bella e gli piaceva di più. A poco a poco essi, camminando in lungo e in largo per vedere e toccare tutte quelle cose nuove che li circondavano, poterono sempre meglio conoscerle ed ammirarle: colsero i fiori e ne sentirono il grato profumo: colsero i frutti che pendevano dagli alberi e ne gustarono il dolce sapore. In seguito fecero amicizia con gli animali che venivano a lambir loro le mani e a farsi accarezzare. Poi, di giorno in giorno, sforzandosi di formare con la voce suoni diversi per distinguere le cose diverse che loro piacevano di più, e rifacendo il verso agli animali, finirono per abbozzare dei nomi, riuscendo così a intendersi un poco e a comunicare alla meglio fra loro, non senza copiosi malintesi ed equivoci che poi si trasmisero di generazione in generazione alle innumerevoli discendenze. E fu così che nacque la parola. Da quel tempo gli uomini ma più assai le donne, si sono divertiti, si divertono, e si divertiranno ancora con le parole, inventandone sempre delle nuove, fino alla consumazione dei secoli. In quanto a capirsi fra loro … Ma questo è un altro discorso.