domenica 1 giugno 2008
ANIMA
I mali del corpo invecchiano ed invecchiando peggiorano, e finiscono malamente distruggendo questa macchina mortale. Quelli dell’ anima, al contrario, alterazioni esterne e passeggere di un essere immortale e semplice, svaniscono insensibilmente e la lasciano nella sua forma originale cui nulla potrebbe alterare. La mestizia, la noia, i pentimenti, la disperazione, sono mali di poca durata che non si radicano mai nell’ anima; e l’ esperienza smentisce sempre quel sentimento di amarezza che ci fa considerare le nostre pene come eterne. (Rousseau) – Ciro morente dice ai suoi figli: “Credete voi che si continuerebbe ad onorare i morti se le anime avessero perduto ogni potere?
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