Il carattere è la sensibilità governata dalla volontà e trasformata dall’ abitudine. – Formarsi il carattere vuol dire riconoscere un tipo di perfezione ed obbligare le nostre facoltà ad imitarlo. – Il vero carattere di ciascuno si mostra poco. – Nella sua forma più eminente esso è la volontà individuale operante con energia sotto l’ influenza della religione, della morale, della ragione.
sabato 6 dicembre 2014
CARATTERE
Il carattere è la sensibilità governata dalla volontà e trasformata dall’ abitudine. – Formarsi il carattere vuol dire riconoscere un tipo di perfezione ed obbligare le nostre facoltà ad imitarlo. – Il vero carattere di ciascuno si mostra poco. – Nella sua forma più eminente esso è la volontà individuale operante con energia sotto l’ influenza della religione, della morale, della ragione.
sabato 15 novembre 2014
DONNA
Dal libro giapponese “Omna Daigaku”, cioè: “La grande scienza per la donna”. In una donna la superiorità dell’ animo è preferibile alla bellezza della forma. La donna che non ha l’ animo buono ha il cuore sempre agitato, gli occhi terribili; è in collera con tutti, parla in modo scorretto e ciarla su ogni argomento. Parlando detta leggi agli ascoltatori, fa loro dei rimproveri, si mostra invidiosa, loda solo se stessa e di tutti sparla, e quantunque sia lo zimbello di tutti, essa si crede a tutti superiore.
lunedì 3 novembre 2014
FRASI CELEBRI
Non bisogna piangere, bisogna agire. L’ ora di ben fare è subito. (S.Caterina da Siena) – Comprendre, c’ est ègaler. (Balzac) – Tutto ciò che finisce è breve. – La filosofia e la storia sono le peggiori nemiche dei popoli. (Metternich) – Lo straniero ha l’ occhio del postero. (Dumas P.) – La carriàre est ouverte aux talents. (Napoleone) – Per saper qualche cosa bisognerebbe saper tutto. (Goethe) – Morendo imparo. (Seneca) – Io servo a chi mi paga. (Cellini) – Non tacebo. (Campanella) – Dormitantium excubitor. (G.Bruno) – Ci sono accomodamenti col cielo. (Molière) – Gli uomini fanno le leggi, le donne fanno i costumi. (Russeau) – Plus ca change, plus c’ est la meme chose. (A.Karr) – Se soumettre ou se demettre. (Gambetta) – Non si cambiano i cavalli in mezzo al guado. (Franklin) – Io e il tempo, contro due altri, chiunque essi siano. (Cardinale Mazzarino) – Ciò che non è onesto non è utile. (Cicerone)
venerdì 17 ottobre 2014
sabato 4 ottobre 2014
giovedì 4 settembre 2014
RELIGIONE
Tutte le religioni cercano di separare l’ essenziale, il permanente dal transitorio; l’ universale dal locale, per giungere a trovare: “quod semper, quod ubique, quod omnibus”. – La religione si sente e si crede; la filosofia si forma e si esamina: non confondiamo, di grazia, una cosa con l’ altra. (I.Nievo) – Solo mezzo di rivelare l’ alto significato della vita ai sensi grossolani della folla. (Flaubert) – La religione è una filosofia divenuta arte. (Id.) – La religione ha l’ inestimabile privilegio di poter imprimere la propria dottrina dall’ età più tenera, nei fanciulli, per i quali diviene come un’ idea innata. – In fondo non vi è in ogni religione, che il pensiero dei saggi messo in armonia coi bisogni dell’ umanità. – La perdita di ogni religione e di ogni devozione si tira dietro infiniti inconvenienti e infiniti disordini. (Machiavelli) – Mazzini dichiarava la politica doversi attuare in correlazione di funzionalità con la religione. – “La religione è il principio educatore supremo; la politica è l’ applicazione di quel principio alle varie manifestazioni dell’ essere umano”.
domenica 3 agosto 2014
CARATTERE
Ogni carattere sincero c’ impone, come una specie di suggestione morale. – Avere della fermezza di carattere è aver provato gli effetti degli altri su se stesso. – Il carattere è fisionomia delle passioni, come il temperamento è la fisionomia delle funzioni interne. L’ educazione può moderare l’ influenza di questo su quello, ma fino a un certo punto. – Noi siamo considerati per quello che siamo: il carattere traspare malgrado la nostra volontà. – Le nature poco espansive sono quasi sempre quelle che sentono più profondamente, perché più il sentimento è profondo, meno tende ad esprimersi. – Ci sono dei caratteri addomesticati, artificiali, ma, prima o poi, il carattere vero affiora.
mercoledì 9 luglio 2014
sabato 7 giugno 2014
lunedì 26 maggio 2014
SALUTE
Se volete mantenervi sani, imparate a mangiare “religiosamente”, come mangiano coloro che si guadagnano il cibo con aspra e diuturna fatica, e dei quali la tavola ricorda ogni giorno l’ offerta riconoscente e il sacrificio della Sacra Mensa.
giovedì 8 maggio 2014
lunedì 14 aprile 2014
PRAGMATISMO
In ogni genuina disputa metafisica è involta qualche conseguenza pratica, per quanto congetturale e remota: la disputa fra materialismo e teismo è intensamente pratica perché i due termini indicano due opposte vedute dell’ esperienza. La superiorità pratica del concetto di Dio consiste in ciò, che con Dio la tragedia è parziale e provvisoria, e rimane soddisfatto il bisogno di ordine morale eterno; mentre la vittoria del materialismo porta con sé il disfacimento di ogni eternità morale e delle speranze ultime. – Per un pragmatista il valore di una teoria dipende dal valore dei risultati che ne possono derivare. – L’ unico significato di un pensiero consiste nella condotta che esso è atto a produrre.
sabato 22 marzo 2014
mercoledì 26 febbraio 2014
giovedì 13 febbraio 2014
DONNA
Il Salvatore ha detto: “Io sono venuto a distruggere l’ opera della donna”. Intendeva dire: Eva. – La donna che pecca è quasi sempre passiva; un casto Giuseppe ed una signora Putifarre, fuori della Bibbia, si trovano ben raramente. – Via via che gli uomini diventano più furbi, le donne diventano sempre più seducenti: è la trappola che si perfeziona. – E chi donna non ha, donna governa. (Prov.toscano) – La decenza è una diplomazia della donna, perché tutto ciò che essa nasconde aumenta di valore. – La donna può comprare la libertà solo con la schiavitù, e bisogna che cominci a farsi serva per essere un giorno padrona. (Russeau) – Come trovare scampo da sotterfugi delle donne? Coll’ amarle e stimarle. – Pati natae. = Nate a patire.
giovedì 30 gennaio 2014
giovedì 23 gennaio 2014
OROLOGIO DI SAN PASQUALE
Fu nelle camera di un piccolo albergo di montagna che udii per la prima volta quel suono in una notte della fine d’ agosto. Era un tic tic perfettamente simile a quello di un orologio da tasca, che ogni tanto s’ interrompeva per poi riprendere dopo qualche minuto. Era l’ Orologio di San Pasquale, di cui avevo sentito parlare più volte e al quale veniva attribuito, non soltanto dal popolo, il significato di lugubre avvertimento; ma sapevo anche che veniva spiegato dagli scienziati come prodotto da un tarlo chiamato: Anobium pertinax. Nonostante questa spiegazione degna di fede, passai una notte di brividi e di ansie, combattuto fra sentimento e ragione, fra scienza e superstizione. E pensai anche quanto sia difficile per la scienza combattere la superstizione, per le impressionanti coincidenze, e per il frequente avverarsi di queste oscure premonizioni, nella realtà. Come accadde a pochi giorni di distanza da quella notte, proprio, a me.
martedì 7 gennaio 2014
CONOSCENZA DELL'UOMO
Non temete i gaglioffi e i malvagi; presto o tardi la loro maschera cade. Temete il galantuomo che s’ inganna. Egli è in buona fede, vuole il bene e tutti si fidano di lui; ed è quindi una grande disgrazia per gli uomini che egli s’ inganni sul modo di procacciare il loro benessere. E state in guardia della così detta evidenza. L’ evidenza è una malandrina che ha dei debiti con tutti; essa ha fatto delle cambiali a tutte le scienze, e non ha mai pagato altro che i geometri. (Abate Galiani) – Si narra Diogene che, esposto in vendita come schiavo, e richiesto di cosa sapesse fare, rispondesse: “Sono uno schiavo che sa comandare ai liberi”. “Arguta e fiera risposta, in cui si vede la fine distinzione fra schiavitù fisica e schiavitù morale”. – Hominibus non imperatur nisi parendo. = Non si comanda agli uomini se non secondandoli.
Iscriviti a:
Post (Atom)