mercoledì 21 settembre 2011

AUTUNNO

Al cader delle foglie alla massaia
non piange il vecchio cuor, come a noi grami,
chè d'arguti galletti ha piena l'aia;
e spessi, nella luce del mattino,
delle utili galline ode i richiami:
zeppo il granaio, il vin canta nel tino,
cantano a sera intorno a lei stornelli,
le fiorenti ragazze, occhi pensosi,
mentre il grano turco sfogliano; i monelli
ruzzano nei cartocci strepitosi.
G.Pascoli




1 commento:

elfazzurra ha detto...

Quante poesie di Giovanni Pascoli abbiamo dovuto imparare a memoria! A dire il vero solo ora lo vedo con occhi diversi, forse perchè la vita è così cambiata. Dove si trovano i granai, pollai, galli e galline? il vino lo fanno ancora sì ma in tini di vetroresina in locali che sembrano sale opertorie! Altro che tutti a pigiar nei tini con delicati piedini... Il mais? Certo lo vedo ancora, anzi c'è uno sfruttamento del terreno che oltrepassa tutti i limiti, viene raccolto con macchinari dal rumore infernale e non da "fiorenti fanciulle canterine". Scusa Patrick mi sono lasciata prendere da romantici ricordi!