mercoledì 8 dicembre 2010

IMPLORAZIONE


Signore, noi Ti cerchiamo sempre e dovunque, dentro e fuori di noi; sempre invochiamo Te, quando gli atroci dolori del mondo offuscano la nostra ragione; quando le suggestioni di una scienza avversa scuotono e turbano la nostra fede; e più ancora quando le nostre aberrazioni e le ingannevoli parvenze ci allontanano più da Te. Abbi pietà di noi, e illumina le nostre tenebre, o Signore!

giovedì 2 dicembre 2010

PIU' DI CENTO

Potrà essere il giorno della fortuna; potrà essere il giorno dell’ amore; potrà essere, ancor meglio, il giorno della grazia; ma, per chi non dispera, vien sempre un giorno che val più di cento.

martedì 16 novembre 2010

MALDICENZA

Il diffamare è sempre opera di uomo vile, anche quando l’ infamia sia vera. – Oggidì, in rapportar male dall’ uno all’ altro, s’ ingegnano il lor tempo di di consumare. (Boccaccio) – E se più volte lodano in presenza, biasimano poi quando sono in assenza. (Sacchetti)

mercoledì 3 novembre 2010

Tratto da "Il taccuino perduto"


Oggi piove.
Io guardo dalla finestra di camera mia la pioggia sottile,calma,insistente,uguale,che viene giù dal cielo nebbioso.E' un passatempo come un altro quando si è in compagnia.Guardo il gocciolio dei tetti,delle piante,il tremolare delle foglie dei limoni che si abbassano e si rialzano come dei piccoli diti invisibili le toccassero,guardo i gorelli formati nella corte sterrata dagli scarichi delle docce,quei gorelli che da ragazzo mi sembravano fiumi con i loro affluenti e sui quali facevo navigare fili di paglia e gusci di noci.E paragono le mie sensazioni di allora con le mie sensazioni presenti,e cerco di risvegliare in me,in tutta la sua immediatezza,astraendo dalla mia vita intercorsa,il senso obliato delle cose naturali.Mi risovviene di un giorno che pioveva così,di primavera,e io stavo nel prato sotto il fico sanpiero masticando dei fili di acetosella;udivo il brusio lieve della pioggia sulle foglie che tremolavano,"sentivo" con loro l'aspersione tiepida e leggera come se io fossi un fresco ributto;ogni tanto una goccia mi cadeva sul naso spruzzandomi le gote,l'erba lustrava intorno stellata di margherite,veniva di là dalla siepe dei lauri,dai campi,un odore di erbe in succhio,di fiori,di fresche gemme amare;e nel cielo da una nube rotta,uscivano divergendo larghi fasci di sole irraggiati verso la terra,come in un quadro che era in camera della zia Clemenza,dove vedevo,affacciato ad una nuvola,il Signore Iddio che benediva un lungo palazzo a tre piani,il quale non era altro che l'arca di Noè galleggiante sui flutti.

mercoledì 20 ottobre 2010

PAROLA

Dopo aver tentato e considerato tutto, io vedo che la parola conduce tutto fra i mortali. Poche parole hanno sovente esaltato o atterrato l’ uomo. (Sofocle) – Le parole sono eccellenti per deformare la realtà sgradita. – Si crede di governare con la parola. Con la parola non si governa; i popoli muoiono per abuso di parola. – Dove appunto manca il concetto, dice Mefistofele nel Fausto, le parole tornano bellamente in acconcio. Per via di parole si disputa alla distesa; con le parole si edifica un sistema; le parole sono principal fondamento della fede, e una parola non patisce che le sia levato un jota. – Car le mot, qui on le sache, est un etre vivant. (V.Hugo) – Il linguaggio umano è intricato di molti e temibili equivoci, e con essi gioca talvolta il fato le nostre sorti.(M.Bontempelli) – Le cose hanno diversi vestiti, che sono le parole: andanti, da giorno, da fatica,e altri per le feste di gala. – Una schietta parola spinge l’ uomo alle belle azioni.

mercoledì 13 ottobre 2010

DIO



  • Ci sono alcuni che credono in Dio in certe determinate ore, e non ci pensano più in tutto il resto della giornata.

domenica 3 ottobre 2010

LUMI


Chi sta al buio non spende per il lume; e il lume costa, e fa vedere certe cose che prima non si vedevano; e più se ne vedono, e più se ne vogliono, signori miei.(Pirandello)

mercoledì 22 settembre 2010

ORGOGLIO


·         Quante cose andrebbero meglio nel mondo se la vanità si mutasse in orgoglio; questo basta a se stesso; la vanità vuole le apparenze e l’ applauso. – Per non essere ridicoli bisogna sempre assumere un orgoglio proporzionato ai meriti: “Sume superbiam quaesitam meritis. (Orazio)

domenica 12 settembre 2010

ARTE


La conoscenza e il sapere, spinti oltre un certo limite, uccidono l’ azione. Per questa occorrono il miraggio e l’ illusione: è quello che c’ insegna Amleto. In questo pericolo imminente della volontà, l’ arte si avanza come un dio apportatore del balsamo della salvezza, che solo ha il potere di trasmutare il disgusto di ciò che vi ha di orribile e di assurdo nell’ esistenza, in immagini ideali che rendono possibile la vita. Queste immagini sono: “il sublime”, dove l’ arte doma e assoggetta l’ orribile; e “il comico”, dove l’ arte ci libera dal disgusto dell’ assurdo.

domenica 29 agosto 2010

IN ALTO

Ci sono uomini che, avendo la forza per riuscirvi, cercano di raggiungere posizioni elevate, e così, potendo avere una visione più ampia dell’ insieme delle cose, s’ ingegnano di giovare a quanti più possono, e com’ è giusto, a se stessi. Ci sono poi, in contrapposto, alcuni che fanno ogni sforzo e adoperano ogni mezzo per raggiungere un qualsiasi “cacumen”=(Vetta), soltanto per avere la soddisfazione e levarsi la voglia di sputare sugli altri dall’ alto.

GALILEO

Certe piccole notizie familiari ed intime sulla vita dei grandi uomini li avvicina a noi e ce li rende più cari, sicchè pare quasi di averli conosciuti. Galileo soggiornò spesso qui a Prato, dove ebbe stretti rapporti di parentela e di amicizia e dove era grandemente ammirato ed amato. Particolarmente gli era gradito il vino della Vigna delle Veneri della fattoria di San Godenzo, appartenente alla famiglia Buonamici legati a lui da parentela . Suo figlio Vincenzo sposò una Bocchineri, famiglia pratese fra le più illustri del tempo.

mercoledì 28 luglio 2010

CREARE E FARE

L’ uomo non ha mai creato, e non potrà creare mai nulla. Egli fa, costruisce, giustappone, consegna. Creare significa dare origine soprattutto a esseri capaci di una vita autonoma, e della possibilità di riprodursi. La riproduzione può sembrare, a prima vista, una creazione, ma non è così; e prendendo l’ uomo come il rappresentante di tutta la vita animale, la sua riproduzione non è che il tramite della vera creazione, dove egli non mette nulla della sua intelligenza e del suo sapere, e può dirsi soltanto una ricreazione nel senso corrente della parola, cioè, una specie di divertimento e di evasione. L’ uomo è capace di costruire un aeroplano a reazione, una rotativa o un cervello elettronico, ma non sarà mai capace di creare un moscerino. Il moscerino fa quello che vuole, va dove vuole, si decide, si nutre, si riproduce: la macchina più ingegnosa ha sempre bisogno della presenza e della’ assistenza dell’ uomo, e se questa viene a mancare, l’ aeroplano precipita, e il cervello elettronico e la rotativa non sono più che materia inerte. Sarebbe dunque bene che l’ uomo cessasse di adorare questi idoli che si è formati con le sua mani, e non riponesse in loro tante speranze: come di arrivare ai pianeti con voli sempre più alti, incerti e pericolosi, lasciandoli alla fantasia che si nutre di questi sogni. E contentiamoci di questa nostra terra, dove sono tante cose belle da ammirare, e ancora tante buone cose da fare: infinite miserie da consolare, infiniti mali da lenire e tante ingiustizie da riparare; e infine la pace da riconquistare, che è cosa preferibile alla conquista di tutte le stelle.

sabato 5 giugno 2010

REGOLE DI VITA


I mali che non hai considera come altrettanti beni, e sarai lieto.--Al servo pazienza, al padrone prudenza.--In casa non c’ è pace, quando gallina canta e gallo tace.--Femmina e gallina per troppo girellare si perdono.--Mai non imporre castighi in tempo d’ ira.--Conti chiari, amici cari.--Agli agi son compagni i disagi.--Le virtù finte sono peggiori dei vizi noti.--Ordine è pane, disordine è fame.--La cucina piccola fa la casa grande.--Una risposta dolce calma l’ ira; ma un aspro parlare eccita il furore.--Il Più delicato piacere è quello di far piacere altrui.--Cosa odiosissima parlar molto di sé.--Quel che tre sanno, tutti sanno.--Amami poco, ma continua.--Le ingiurie sono come le processioni, tornano sempre al luogo onde son partite.--Chi è buon figliolo, sarà buon cittadino.--Parlare senza pensare, è come tirare senza mirare.

venerdì 21 maggio 2010

VOLONTA'


La volontà è principalmente una potenza d’ arresto e d’ inibizione. – L’ atto di volere è diverso dall’ atto di pensare: un eterno venir fuori, mentre il pensiero è un eterno rimanere in se. – Volontà corta, coraggio semplicemente nervoso, ecco la spiegazione di molti aborti. – Intelligenza e sapere poco giovano quando lasciano pendere al vostro fianco, arrugginita ed ottusa, l’ arma della volontà. – Non manchi la volontà, che tempo e luogo non mancherà. (Prov.toscano) – La maggior vergogna e la maggior sofferenza per un uomo è l’ abdicazione della propria volontà. – Quanto più vivo, tanto più mi persuado che la maggior differenza fra gli uomini, fra il debole e il potente, fra il coraggioso e il pavido, consiste nella energia e nella risolutezza indomabile. Con questa qualità preziosa si può tutto ciò che si vuole nel campo del possibile; senza di questa non vi ha né ricchezza, né ingegno, né fortuna che della bipede creatura che noi siamo possa fare un uomo.

domenica 2 maggio 2010

FELICITA'


La vera felicità appartiene al saggio, e questo avviene perché egli è fra tutti gli uomini quello a cui la fortuna può togliere meno. – Qualunque gioia umana consiste nel dimenticare i pericoli che sempre sono sopra alla vittima e la stanno spiando. – La felicità continua non abbellisce. – E’ dall’ altezza di una felicità permanente che si vedono i desideri del cuore, che sembra non potersi nutrire che di timori e di speranze, e che trova tanta difficoltà a nutrirsi di ciò che ha, quando ha tutto. – La felicità, o l’ infelicità, anche quando viene di fuori, non esiste che in noi. – Quando si è troppo felici, si trema sempre. – Un piccolo vaso può essere pieno come uno grande, quantunque contenga meno liquido; così il più disgraziato di fortuna o di natura, può esser ripieno della felicità del vero bene. – Bisogna che la nostra anima sia felice per offrire alle altre anime un appoggio e una consolazione continuamente rinascenti. – Ciò che si è conta più per la nostra felicità di ciò che si ha.

mercoledì 14 aprile 2010

PROGRESSO


In questi ultimi tempi il progresso si è fatto rapido come non mai. Le scoperte scientifiche, le invenzioni, le applicazioni, si sono succedute ad un ritmo folle, alcune pericolose oltre ogni dire. E’ un fenomeno che ognuno può constatare e che rende pensosi. Si può arrestare? E’ inutile pensarci, perché nasce nell’ uomo da due forze invincibili ed insopprimibili come quelle della natura: il bisogno, e la curiosità. L’ unico rimedio è di approfittare di ciò che può esserci di benefico nelle nuove e formidabili forze scoperte, e di opporsi in ogni modo alla mala volontà di applicazione di ciò che vi è di crudelmente nocivo. Bisogna ritrovare insomma l’ equilibrio fra la materia e lo spirito; e per ottener questo ci saranno di grande aiuto i precetti della religione e della morale, e le ammirevoli esortazioni dei santi e dei geni. Dice San Paolo: “Non plus sapere quam oportet, sed sapere ad sobrietatem”. E Dante: “ O insensata cura dei mortali, - Quanto son difettosi sillogismi – Quei che ti fanno in basso batter l’ ali”.

giovedì 18 marzo 2010

POLITICA

La politica, se non è intesa come storia in atto, non è che un cieco groviglio di appetiti e di vanità. – Bisogna distinguere fra il senso di opportunismo e il senso di opportunità senza il quale non si governa. – La politica non si fa sulle ipotesi e sugli indovinelli, ma coi fatti man mano che si presentano. – Poche sono le idee giuste e nessuno può accertarne l’ esattezza; colle parole, invece, noi governiamo gli uomini. (Disraeli) – I popoli amano e pregiano le istituzioni in ragione dei benefici che loro apportano. – Bisogna avere qualche volta una logica superiore alle convenienze partigiane. – Spesso una buona politica è rovinata dalle comparse insopportabili, dei mediocri saliti dietro a un grande. – La realtà, la responsabilità del potere trasformano l’ uomo. Bisogna sciogliersi dall’ interesse di un partito per piegare le idee e gli atti al servizio dell’ interesse generale. – La politica, come capacità di persuasione, può essere esercitata da pochi spiriti disinteressati; i politici di mestiere falliscono appunto perché hanno preso l’ abitudine di professare delle idee anche per furberia.

mercoledì 10 marzo 2010

VECCHI

L’ unico modo per un vecchio di esser simpatico è di fare il vecchio. – L’ accrescersi gli anni è una civetteria della vecchiezza, specie nelle donne. – I vecchi sono l’ azoto dell’ atmosfera sociale; senza di loro la vita sarebbe bruciata dall’ ossigeno della gioventù. – La vecchiaia può durare a lungo vegeta purchè, come ammonisce Cicerone, sia “consituta fundamentis adolescentiae” . – Veder lontano è triste privilegio dei vecchi sui giovani. – Tutti sanno morire, pochi sanno invecchiare. (La Rochefoucauld) – Non vi è uomo così decrepito che non pensi di avere ancora in corpo venti anni. (Montaigne) – Quanto più mi avvicino alla morte, meglio mi sento. Credete pure che lo stesso accadrà a voi. Non può essere altrimenti, perché la vita condotta in accordo con Dio è una gioia ininterrotta fino alla morte. (L.Tolstoi) – Non è dal loro numero che si contano gli anni, è dal loro peso.

lunedì 1 marzo 2010

GIOVANI

E’ insopportabile vedere dei piccoli uomini ciarlieri a cui la stupidità infonde l’ insolente desiderio di spingere avanti, di sforzare il movimento della vita uniforme, legittimato dai secoli. – L’ età in cui si soffre dei nostri migliori istinti. – L’ età in cui il cuore batte veloce sotto la stretta delle sue speranze. – Facilità del giovane ad irritarsi contro chi lo consiglia: “monitoribus asper”, come dice Orazio.

sabato 2 gennaio 2010

PECCATO


Compiacersi nel pensiero e nel desiderio del male, è quasi come averlo operato. – Il peccato si oppone alla virtù, come la malattia alla salute. (S.Tommaso d’A.) – Nella Somma si dice che quanto il movimento del peccato è più proprio della volontà, tanto il peccato è più grave. – L’ inebriante sensazione del pericolo morale è uno dei più pericolosi incitamenti al peccato. – La nostra società ha perso il senso del peccato, lo riduce ad una attività dello spirito, e sorride all’ inferno come di una fiaba per far paura ai bambini e agli sciocchi.(Gladstone) – Omnis qui facit peccatum servus est peccati. (S.Giovanni) – Il peccato prima causa di servitù, ci conduce quasi al non essere. (S.Agostino) – Bisogna per necessità che chi non si guarda dalle cagioni del peccato vi caggia. (Cavalca) – Cagione prossima del peccato è spesso una negligenza, ma le cagioni prime e vere sono più profonde e più gravi. – Solo il peccato è quel che la disfranca,-E’ falla dissimile al sommo bene. (Così dice Dante dell’ anima che pecca)