sabato 29 settembre 2012

RIVOLUZIONE

Il popolo solo non fa mai la rivoluzione, ma vi è spinto dai capi. Obbedendo loro per qualche tempo, comincia ben presto a opporre resistenza alle idee che gli vengono imposte dallo esterno. Il popolo, quello vero, sa e sente che l’ unica legge per lui è l’ evoluzione. I capi si sforzano con ogni mezzo d’ infrangere questa legge. Ecco cosa insegna la storia. – Molti nella pace falliti voleano garbugli, e nel pericolo godeano sicuri. (Tacito) – Cagione immediata delle rivoluzioni è il disordine economico; ma le cagioini mediate sono più potenti d’ assai, perché il disordine economico viene dall’ amministrativo, e questo dal politico, e il politico dal morale, e il morale dal religioso. (Tommaseo – I rompicolli, i più sragionevoli ma i più affermativi, diventano i conduttori delle turme. – Tutte le volte che c’ è troppa distanza fra le aspirazioni popolari e la realtà esistente, scoppia una rivoluzione.

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