La democrazia nel senso buono e più antico della parola, non esclude la prevalenza degli ottimi al governo, non richiede che chi più sa e può, valga quanto chi sa può meno, non tende a quella “iniqua aequalitas” di cui parla Cicerone, che è contro natura perché sopprime le disuguaglianze naturali.
Questo è il mio scopo, far conoscere a molti il lavoro di una persona a me molto cara, ormai scomparsa, e che non ha avuto la possibilità di veder pubblicato il suo libro.
Il 25 settembre 2008 saranno trascorsi 45 anni dalla sua scomparsa e con questo piccolo omaggio cerco di tenere vivo un ricordo che nessuno potrà mai cancellare.
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