mercoledì 28 luglio 2010

CREARE E FARE

L’ uomo non ha mai creato, e non potrà creare mai nulla. Egli fa, costruisce, giustappone, consegna. Creare significa dare origine soprattutto a esseri capaci di una vita autonoma, e della possibilità di riprodursi. La riproduzione può sembrare, a prima vista, una creazione, ma non è così; e prendendo l’ uomo come il rappresentante di tutta la vita animale, la sua riproduzione non è che il tramite della vera creazione, dove egli non mette nulla della sua intelligenza e del suo sapere, e può dirsi soltanto una ricreazione nel senso corrente della parola, cioè, una specie di divertimento e di evasione. L’ uomo è capace di costruire un aeroplano a reazione, una rotativa o un cervello elettronico, ma non sarà mai capace di creare un moscerino. Il moscerino fa quello che vuole, va dove vuole, si decide, si nutre, si riproduce: la macchina più ingegnosa ha sempre bisogno della presenza e della’ assistenza dell’ uomo, e se questa viene a mancare, l’ aeroplano precipita, e il cervello elettronico e la rotativa non sono più che materia inerte. Sarebbe dunque bene che l’ uomo cessasse di adorare questi idoli che si è formati con le sua mani, e non riponesse in loro tante speranze: come di arrivare ai pianeti con voli sempre più alti, incerti e pericolosi, lasciandoli alla fantasia che si nutre di questi sogni. E contentiamoci di questa nostra terra, dove sono tante cose belle da ammirare, e ancora tante buone cose da fare: infinite miserie da consolare, infiniti mali da lenire e tante ingiustizie da riparare; e infine la pace da riconquistare, che è cosa preferibile alla conquista di tutte le stelle.

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